margherita balzerani: Games WEEK, sur Orange Island.

vendredi 30 mai 2008

Games WEEK, sur Orange Island.

Orange Island, le projet communautaire d’Orange dans Second Life, accueille entre le 26 et le 30 mai 2008 la semaine Games Week, cinq jours d’evénements et rencontres pour dresser un état des lieux du gaming dans Second Life.
Au programme, débats sur le game design ou les communautés de roleplayers, visites guidées de RPG, une très belle expo photo sur les gamers signée Sandrine Camus, un village médiéval dédié au combat (joute, épée, tir à l’arc), et de nombreux jeux (arcade, échecs, escrime…) à tester sur l’île.
Ce soir, Vendredi 30 Mai 2008
11:00 am – 12:00 pm : Metaverse Explorers : Midgar (Luthien Biziou)

Midgar is a Role Playing Game sim

12:00 pm – 1:00 pm : Talk: From Games to Contemporary Art

Speaker: Margherita Bertolucci (Margherita Balzerani)

1:00 pm – 2:00 pm : Closing Concert : Binary Soderstrom & Rare Candy (videogame music covers) Stay tuned for detailed information and coverage starting next Monday.

Pour assister à la conférence sur Second Life téléportez-vous avec votre avatar sur : SLURL.

Cet evenement est organisé en collaboration avec Extralab.

Convegno "Arte solo per avatar?" Florence 24 octobre 2008. Dans le cadre de Rinascimento Virtuale

Il convegno ha riunito alcuni dei più grandi esperti di arte in Second Life e nei Social Network sia italiani che stranieri che si sono chiesti se l’arte prodotta nei mondi virtuali possa a tutti gli effetti definirsi tale.“Per parlare di arte in Second Life bisogna avere uno spirito pionieristico e anche una buona dose di coraggio” – ha dichiarato Mario Gerosa – “Si tratta di un'arte che non è ancora stata legittimata, che non è entrata ancora nei canali ufficiali della cultura alta, di un'arte prodotta da personaggi che spesso non hanno familiarità con il mondo delle gallerie, dei musei, delle grande fiere internazionali. A parte una ristretta minoranza di artisti già affermati nella vita vera, la maggior parte degli artisti che operano all'interno di Second Life si sono resi conto di avere un certo talento soltanto frequentando il mondo sintetico dei Linden Lab. Di colpo, all'improvviso, si è quindi riversata sulla scena artistica una folla di neofiti, perlopiù autodidatti, che propongono le loro opere su Flickr o nelle gallerie nate all'interno di Second Life. Migliaia di artisti che producono quotidianamente centinaia di opere che nessuno si prende la briga di censire, una moltitudine di fotografie, installazioni, performance, video e architetture che rispondono agli stili più disparati, e che in ogni caso difficilmente sono rapportabili agli stili della realtà. Queste opere, che rischiano di scomparire dall'oggi al domani, sempre in balia degli umori dei loro creatori, appaiono perse in un mare magnum in cui mancano le coordinate”.Sarebbe facile liquidare sbrigativamente tutta la questione, dicendo che in fondo questa non è arte, relegando le sperimentazioni della gente comune nella terra di nessuno degli hobby e del dilettantismo. La mostra Rinascimento Virtuale e il convegno Arte solo per avatar? Intendono invece portare alla luce una cultura sommersa ad alto rischio di estinzione. Il rischio è che si commetta lo stesso errore fatto dalle aziende: accecati dalla foga di salutare i primi arrivati, si dimentica tutto il resto.Hanno partecipato al convegno la curatrice Margherita Balzerani del Palais del Tokyo di Parigi, l’architetto Fabio Fornasari, l’artista e scrittore Stephan Doesinger, l’artista Miltos Manetas, il mass-mediologo Davide Borra, il gallerista Fabio Paris, la studiosa Maria Bettetini, Rosanna Galvani direttrice del Museo del Metaverso, lo scultore Giampiero Moioli, Pierluigi Casolari direttore del progetto Koinup, il giornalista e critico di Exibart Domenico Quaranta, il fotografo Marco Cadioli, Laura Gemini della Facoltà di Sociologia di Urbino, il regista Berardo Carboni, Paolo Valente, Clare Rees in rappresentanza della Linden l’azienda che ha creato Second Life, Carlo Infante e l’artista Giuseppe Stampone.

Tommaso Perrucci, Chef Spécialisé dans les amuses bouche au Grand Vefour Paris.

Né à Cerignola en 1982, fis d’un des plus remarquables pâtissiers de la ville, Tommaso pars pour Rimini pour se diplômer dans l’un des meilleurs Instituts d’Hôtellerie de la Romagne l’I.P.S.S.A.R. S.P.Malatesta. Pendant l’été ’99 il commence à travailler comme commis de cuisine dans le cadre extraordinaire de l’Hôtel Roma de Riccione. Les trois années qui suivent se montrent très fructueuses, il apprenne à maitriser les premières techniques de cuisine en côtoyant au Restaurant Ca Lozzio l’un de plus important Chef de sculpture végétale : Beppo Tonon. Cette expérience lui ouvre un nouvel élan dans la découverte des notions d’équilibre des formes et de l’harmonie chromatique des aliments. Après avoir travaillé à coté d’un autre Chef de renommé internationale : G. Nardelli, en 2002 il travaille à l’Acero Rosso, une étoile Michelin. En 2003 il travaille à Londres au George’s Club, avec le Chef G. Bonacina. Après être passé par Bruxelles en 2005 au Jolly Hôtel du Grand Sablon, il rentre en Italie, à Milan dans un des « Sanctuaires du Gusto » : Aimo e Nadia, une étoile Michelin où il apprenne l’essence, la valeur et l’amour du gout. Depuis septembre 2006 coordonné par l’exécutive du Chef F. Pisani il part à Paris pour intégrer la brigade de cuisine du Grand Vèfour direct par le Chef Guy Martin, 3 étoile Michelin. L’année 2008 s’annonce riche en projets, rêves et à un nouveau départ…

ENZO BIAGI Omaggio all'uomo e al giornalista che ha sempre avuto a cuore I FATTI.

«Cari telespettatori, questa potrebbe essere l’ultima puntata de ‘Il Fatto’. Dopo 814 trasmissioni non è il caso di commemorarci. Eventualmente è meglio essere cacciati per aver detto qualche verità che restare a prezzo di certi patteggiamenti » ( Il Fatto, 18 aprile 2002)

Cosi esordiva Enzo Biagi, nel corso dell'ultima puntata de "Il Fatto" il 18 aprile 2002.

Enzo Biagi tornerà in televisione solamente 5 anni dopo: il 22 aprile 2007 aprendo la trasmissione con queste parole:

« Scusate, sono tanto contento di rivedervi. E confesso che sono anche commosso. Ma c'è stato qualche inconveniente tecnico che ci ha impedito di continuare il nostro lavoro. L'intervallo è durato cinque anni. Mi aveva avvolto la nebbia della politica. »

L'ARTICOLO PUBBLICATO SUL CORRIERE DEL 22 APRILE 2007 PER IL SUO RITORNO IN TV
La mia Italia che non si arrende di ENZO BIAGI

Torno in tv dopo un intervallo durato cinque anni: insormontabili ragioni che chiamerò tecniche mi hanno impedito di continuare il mio programma. Sono contento, perché alla mia rispettabile età c' è ancora chi mi dà una testimonianza di fiducia e mi offre lavoro. Ma non voglio portar via il posto a nessuno: non debbo far carriera, e non ho lezioni da dare. Voglio solo concludere un discorso interrotto con i telespettatori, ripartire da dove c' eravamo lasciati e guardare avanti. Quante cose succedono intorno a noi. Cercheremo di raccontare che cosa manca agli italiani e di che cosa ha bisogno la gente. Fra poco sarà il 25 aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita. C' è sempre da resistere a qualcosa, a certi poteri, a certe promesse, a certi servilismi. Il revisionismo a volte mi offende: in quei giorni ci sono state anche pagine poco onorevoli; e molti di noi, delle Brigate partigiane, erano raccogliticci. Ma nella Resistenza c' è il riconoscimento di una grande dignità. Cosa sarebbe stata l' Italia agli occhi del mondo? Sono un vecchio cronista, testimone di tanti fatti. Alcuni anche terribili. E il mio pensiero va ai colleghi inviati speciali che non sono ritornati dal servizio, e a quelli che speciali non erano, ma rischiavano la vita per raccontare agli altri le pagine tristi della storia.I protagonisti per me sono ancora i fatti, quelli che hanno segnato una generazione: partiremo da uno di questi, e faremo un passo indietro per farne un altro, piccolo, avanti. Senza intenzione di commemorarci.

margherita balzerani

vendredi 30 mai 2008

Games WEEK, sur Orange Island.

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Conférence organisée à l'Ecole des Beaux Arts de Paris. 14 avril 2008